I “grandi” del cinema italiano con il Neorealismo

tumblr_m00a3c0cyT1qb010so1_400Ancora oggi possiamo sentire l’eco di un cinema che ha fatto tanto parlare, rendendo l’Italia splendente agli occhi esteri. Sto parlando del cinema neorealista degli anni ’40 che porta nomi come Roberto Rossellini, Luchino Visconti e Vittorio De Sica. La prima opera ufficiale neorealista è Ossessione (1943) di Visconti anche se quella che ottenne maggior successo fu nel 1945 ossia Roma, città aperta di Rossellini. Essa, come tutte le opere neorealiste, ci mostra la parte più povera e disagiata dell’Italia nonchè la sua quotidianità. Giorno dopo giorno vi è un qualcosa che caratterizza le giornate dell’italiano medio ed è proprio su questi piccoli dettagli che dei grandi registi hanno voluto creare delle storie.

Roma, città aperta viene considerata un’opera d’arte unica nel suo genere soprattutto grazie all’interpretazione di colei che poi diventerà conosciutissima dal pubblico italiano, Anna Magnani nel ruolo di Pina. Infatti, una delle scene clou del film è proprio la morte di Pina, fucilata a sangue freddo per strada, davanti agli occhi del suo piccolo bambino; il tutto contornato dal paesaggio del quartiere Prenestino-Labicano dell’epoca. Un’altra importantissima figura è quella di Don Pietro interpretato da un impeccabile Aldo Fabrizi. Il film giunge ad ottenere una nomination per l’Oscar come migliore sceneggiatura originale e Anna Magnani vince un Nastro d’Argento come migliore attrice non protagonista.

Roma-città-aperta-Pina

Lo stesso Martin Scorsese, uno dei più importanti registi dell’epoca che stiamo vivendo, ha voluto ricordare e valorizzare il cinema neorealista con una sua personale produzione di quattro ore (anche se il progetto iniziale pare prevedesse dieci ore) in cui fa un collage di tutte le migliori scene neorealiste dalle origini agli anni ’70, concludendo con Paisà di Rossellini.

NEO-REALIST CINEMA

Today we can listen the echo of a famous cinema which gave importance and splendour to Italy. I’m referring to neo-realist cinema of 1940 with Roberto Rossellini, Luchino Visconti and Vittorio De Sica. The first official neo-realist film is “Ossessione” (1943) of Visconti although the most successful was in 1945, Rome open city of Rossellini. It shows, like the others neo-realist films, the poorest part of Italy as well as its everyday life. Day by day there is something that characterize the days of the average Italian and directors created their films using these details. Rome open city is considered like a masterpiece most of all thanks to the interpretation of Anna Magnani (Pina in the film). One of the most important scenes is the death of Pina, shot in the street, before her young son; the fact happens in the district of Prenestino-Labicano (Rome) of the epoch. Another important character is Don Pietro played by Aldo Fabrizi. The film receive a nomination for the Oscar like the best original script and Anna Magnani wins a prize for best actress. Martin Scorzese, one of the most important directors of our days, wanted to enhance the neo-realist cinema with a personal production of four hours (although the original project was planned for ten hours) where there is a collage of the best neo-realist scenes from the origins to 1970, ending with Paisà of Rossellini.

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